mercoledì 20 marzo 2013

I sogni son desideri ...

Quello che mi è successo oggi mercoledì 20 marzo 2013 non potevo non raccontarlo.
Io sono un sognatore di natura. Ho tanti sogni nel famoso cassetto e sono convinto che qualcuno di questi riuscirò a esaudirlo prima o poi salute permettendo. Questa volta però il sogno era uno di quelli notturni e ... Questa notte ho sognato che mia mamma, la Pupella, mi consegnava in busta chiusa in contanti la somma di 16.000.- euro (sedicimilaeuro). L'ho scritto anche in lettere proprio per essere preciso. Non mille, non cinquemila, non diecimila, non quindicimila, non ventimila e via dicendo, nel senso che la cifra in questione era di quelle particolari non convenzionali. E non ho niente che mi riconducesse a quella cifra. Questa mattina raccontandolo in ufficio mi chiedevo quale fosse il senso e/o comunque a cosa fosse riferito. Niente. Pensando e ripensando ... niente.  Ma ecco nel pomeriggio la svolta che ha dell'incredibile. Il sogno era premonitore. Ero in macchina con il Nick (mio padre) e di ritorno dal supermercato come facciamo ogni settimana gli racconto del sogno, della mamma. Volevo farlo partecipe. Lui inizia a ridere, poi chiedendomi di frugare nel suo borsello mi dice di prendere una busta che gli era arrivata la mattina stessa dal Ministero del Tesoro. Il contenuto della lettera era un estratto conto di arretrati della sua pensione di Guerra e ... la cifra che gli dovrà essere accreditata sarà di ... 16.260.- euro (sedicimiladuecentosessanta euro). Siamo rimasti sbigottiti e dal mio racconto e dalla coincidenza del contenuto della sua lettera. Che dire ? La mia chiave di lettura naturalmente è stata : quei soldi sono i miei. La mamma vuole che quella cifra sia destinata a me. Il Nick (è un po' sordo fisicamente di suo) ha fatto orecchie da mercante e vista la pioggia battente del pomeriggio mi sono detto : piove sul bagnato ... il suo. Piccolo racconto per dire che ai sogni ci credo anche se poi a realizzarli possono essere altri. Io sono stato felice di aver sognato la mia mamma. Non mi capitava da tempo. Ora so che mi pensa.